Nell’articolo precedente abbiamo notato come gli organismi viventi, per essere catalogati e riconosciuti da tutti, siano stati inseriti in categorie sistematiche, che come se si trattasse di una gigantesca libreria, vengono raccolti in gruppi omogenei di organismi viventi, mettendo in evidenza somiglianze e differenze importanti, e vengono così catalogati in modo chiaro e ordinato.
Una prima suddivisione dei viventi viene applicata a seconda dell’organizzazione della cellula che li compone (o delle cellule nel caso si tratti di organismi organizzati da un insieme di queste). Le cellule analizzate al microscopio elettronico che presentano una membrana che ne circoscrive il materiale genetico vengono definite eucariote; sono creature complesse, come protozoi e alghe unicellulari, ma anche funghi, piante e animali. A differenza di quelle sopra citate, le cellule in cui non è possibile distinguere la membrana nucleare vengono chiamate procariote, sono organismi essenzialmente unicellulari, con una organizzazione molto semplice. Gli unici esponenti sono le monere, comunemente riconosciute come batteri.
I raggruppamenti più ampi vengono definiti domini. Sono tre e raggruppano tutte le specie viventi sin’ora conosciute:
- Eubatteri (batteti “veri”) o Bacteria.
- Archibatteri (batteri “antichi”) o Archei.
- Eucarioti o Eukarya.
I domini sono la base per distinguere i regni: gli eubatteri e gli archibatteri vengono racchiusi in un unico regno, quello delle monere, più comunemente note come batteri. Gli eucarioti, invece, raggruppano i restanti quattro regni, ovvero protisti, funghi, piante e animali, regno a cui anche noi esseri umani apparteniamo.
Cercherò di soffermarmi su questo ultimo regno, specie sui vertebrati, ma trovo utile inserire anche delle informazioni di base sugli altri esseri viventi, per avere una migliore visione di insieme e comprendere meglio questa particolare macchina che è il nostro pianeta.